Lo «stato di crisi» rappresenta la probabilità di una futura insolvenza.
A tal proposito è importante avere chiara consapevolezza sulla definizione di «crisi»: […] da «Quaderno n. 27 – La crisi d’impresa – pubblicato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili»:
per «crisi» si intende lo stato di difficoltà economico-finanziaria che rende probabile lo stato d’insolvenza e che si manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa a far fronte alle obbligazioni;
L’«insolvenza», invece, è l’incapacità di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni.
In particolare, mentre la definizione di insolvenza, sotto il profilo legale, significa indiscutibilmente uno stato nella maggior parte dei casi irreversibile, non è detto che lo stato di crisi comporti necessariamente un’insolvenza irreversibile o che conduca sempre a questa.
Un’azienda può, infatti, affrontare momenti di difficoltà temporanea anche gravi, ma non necessariamente degenerativi in uno stato di «insolvenza conclamata».
